IL COCOMERO: lo sapevate che..?

Se dico la parola “estate”, cosa vi fa venire in mente? Probabilmente il sole, lunghi bagni in mare, l’abbronzatura e una bella fetta di cocomero. La sua stagione è piuttosto breve, si limita ai soli mesi estivi, ma in questo periodo

dell’anno non manca mai in tavola o nella borsa frigo da portare in spiaggia; amato per il gusto dolce e l’effetto rinfrescante, non tutti sanno che il cocomero è anche ricco di proprietà nutritive preziose per la salute.

LE PROPRIETÀ DELL’ANGURIA

Dall’inconfondibile guscio verde striato, è un frutto piuttosto “massiccio”: può arrivare anche a 20 kg di peso, anche se per lo più è acqua. «La polpa è costituita per oltre il 90% da acqua; il resto sono carboidrati, soprattutto fruttosio, sali minerali come magnesio e potassio e vitamine, in particolare A e C, entrambe fondamentali per contrastare i radicali liberi e prevenire l’invecchiamento. È ricco di carotenoidi, come il licopene (la stessa sostanza contenuta nei pomodori), che regala alla polpa il suo colore rosso brillante ed è un antiossidante prezioso per l’apparato cardiovascolare. La vitamina C ha un’azione depurativa, che insieme all’acqua aiuta a combattere la ritenzione dei liquidi e il gonfiore alle gambe; proprio il contenuto di acqua lo rende un ottimo rimedio contro la disidratazione nelle giornate più afose, in grado di regalare energia con gli zuccheri della frutta e recuperare i sali minerali persi con la sudorazione.

Infine, una curiosità: contiene un amminoacido, la citrullina, che dilata i vasi sanguigni e che ha il merito di aver reso famoso il cocomero come “Viagra naturale”»

…E QUALCHE CONTROINDICAZIONE

Non sono molte, per fortuna, ma occorre qualche accorgimento. «Povero di sodio, adatto anche a chi soffre di ipertensione, non è molto calorico perciò può essere consumato anche da chi segue una dieta ipocalorica. Attenzione però alla quantità: dimenticate la classica “mezzaluna” che viene servita nei bar, la porzione ideale è un quarto di fetta.

Non bisognerebbe mangiare né i semi né la parte bianca tra la polpa e la buccia, perché non sono digeribili; qualche problema possono darlo anche i filamenti, l’unica parte fibrosa del frutto. In generale consiglio di non esagerare con il suo consumo, soprattutto dopo i pasti, perché il quantitativo di acqua può provocare gonfiore e diluire i succhi gastrici, rallentando la digestione.

COME CAPIRE SE UN COCOMERO È BUONO?

Prima di tutto, rispettate la stagionalità: trovate questo frutto in commercio da maggio a tutto settembre, ma il periodo migliore sono i mesi di luglio e agosto.

Per scegliere il cocomero, che sia in versione classica o baby, bussate con la mano sul guscio: il suono dev’essere forte ma sordo, segno che il frutto è maturo al punto giusto. Se acquistate una fetta già tagliata, controllate che la polpa sia rosso vivo, non troppo chiara, e che i semi siano neri e non bianchi. Siamo tutti abituati a riporre il cocomero in frigorifero, e invece non è il modo migliore di conservarlo. Per sfruttare tutte le sue proprietà, meglio tenerlo fuori frigo: gli studi dimostrano che se conservato a temperatura ambiente è più nutriente e più ricco di beta-carotene e licopene. Se vi piace fresco, preparate la vostra porzione e riponetela in frigo solo mezz’ora prima di mangiarlo.

QUALCHE IDEA PER CONSUMARE IL COCOMERO

Di solito lo mangiamo così com’è oppure in una macedonia, ma si presta anche ad altri usi in cucina, per ricette dolci e salate. Ad esempio le insalatone: se lo abbinate a verdure, grassi buoni come i semi oleosi e una fonte proteica come un formaggio magro, otterrete un ottimo piatto completo; provate ad aggiungerlo alla classica insalata greca, con lattuga o altra foglia verde, cetrioli, cipolla, olive e feta.

Un’altra soluzione, che piace molto anche ai bambini, sono i sorbetti: facilissimi da preparare in casa, basta frullare la polpa e aggiungere acqua (circa la metà rispetto al frutto), mettere negli stampini e in congelatore tutta la notte.
Vi piace proprio il cocomero tale e quale? Tagliatelo a cubetti e lasciatelo macerare qualche ora in frigo con delle foglie di menta: avrete una merenda leggera, fresca e molto dissetante!

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